MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE – AUDITORIUM B. TOUSCHEK | |||
10.10 – 11.10 |
Introduzione alla fisica delle particelle: Lezioni dal passato per capire le sfide del presente L’attuale teoria che descrive le particelle elementari e le loro interazioni, il “Modello Standard”, è stata finora in grado di descrivere la grande varietà di osservazioni sperimentali degli scorsi decenni. Questo successo è frutto di potenti intuizioni teoriche, ma anche di progressive integrazioni alla luce dei nuovi risultati sperimentali. In questa lezione seguiremo questo progresso attraverso alcuni esempi istruttivi del passato recente, che ci condurranno all’attuale frontiera della conoscenza. Come funzionano le interazioni forti che legano i costituenti del protone? Perché nell’universo c’è così tanta materia e così poca antimateria? Esistono altre forze che non abbiamo ancora scoperto? A queste e molte altre domande non sappiamo ancora rispondere.
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Marco Santimaria INFN-LNF
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11.30 - 12.30 | Gli acceleratori di particelle alla frontiera della conoscenza dell’universo e le applicazioni nella società Gli acceleratori di particelle sono macchine utilizzate per una straordinaria varietà di applicazioni, dalla ricerca su questioni fondamentali per la conoscenza del nostro universo alla fisica medica, dall'industria alla sicurezza nazionale. Quali sono le aree di ricerca e sviluppo sulle macchine acceleratrici? Quali sono gli acceleratori del futuro e per quali applicazioni? Nella presentazione cercheremo di rispondere a queste domande dopo aver fatto una panoramica sui principi di funzionameno di un acceleratore di particelle. |
Manuela Boscolo INFN-LNF |
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12.30 - 13.30 |
Sette rompicapi della fisica moderna: dalla scomparsa dell’antimateria al gatto di Schroedinger Dalla teoria della relatività alla meccanica quantistica; dai quark e bosoni di Higgs ai buchi neri, la fisica moderna risponde a tante domande e curiosità su come sono fatti il mondo e l’Universo, ponendone però tante altre ancora, sempre piu’ affascinanti. Presenterò sette grandi quesiti, misteri della Fisica Moderna: la scomparsa dell’antimateria nell’Universo; i misteriosi buchi neri; la faccia nascosta dell’Universo: materia e energia oscure; le ricerche nel campo della meccanica quantistica che hanno a che vedere col famoso “gatto di Schroedinger”; la struttura delle stelle di neutroni e il ruolo della stranezza nell’Universo; la possibile esistenza degli Universi paralleli e il paradosso di Fermi: esistono gli extraterrestri? V’invito a scoprire insieme a me l’affascinante mondo della fisica moderna e di alcuni dei suoi rompicapi, verso nuovi orizzonti e…magari nuovi mondi e Universi! |
Catalina Curceanu INFN-LNF |
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15.00 – 16.00 |
Sostenibilità digitale: perché non può esistere sostenibilità senza la trasformazione digitale Digitalizzazione e sostenibilità sono due dei driver di sviluppo più importanti del nostro tempo. Ma cosa è la sostenibilità? Che differenza c’è tra digitalizzazione e trasformazione digitale. Ma soprattutto: come interagiscono questi due fenomeni, e quali sono le correlazioni sistemiche tra di loro? Dalli social network all’intelligenza artificiale, da blockchain al quantum computing, le tecnologie digitali stanno ridisegnando gli scenari economici, ambientali, sociali. Come orientarsi nel cambiamento? |
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GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE – AUDITORIUM B. TOUSCHEK | |||
15.00 – 16.00 |
Il progetto KM3NeT L’osservazione di neutrini cosmici completa il quadro dell’astronomia multimessaggera, oggi un campo di ricerca in rapido sviluppo. In questo scenario si colloca l’esperimento KM3NeT che vede fortemente coinvolto l’INFN nella realizzazione di un telescopio per neutrini sottomarino al largo di Portopalo di Capo Passero. Il telescopio, attualmente in fase di costruzione, avrà le dimensioni di un km3 e capace di osservare neutrini provenienti da sorgenti astrofisiche come le supernovae, i gamma ray burst o i nuclei galattici attivi. Grazie alla sua posizione nell'emisfero nord, KM3NeT garantisce una copertura del cielo complementare a quella di IceCube, sito al Polo Sud. KM3NeT può osservare, in particolare, la regione del piano galattico con una grande risoluzione angolare. |
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16.00 – 17.00 |
Intelligenza artificiale e gemelli digitali per modellare il sistema terra Negli ultimi due anni l’intelligenza artificiale su larga scala ha iniziato a rivoluzionare completamente i modelli atmosferici usati normalmente per le previsioni meteorologiche e climatiche. Durante il seminario cercheremo di capire insieme cosa si intende per intelligenza artificiale, qual'è il suo potenziale in molti ambiti della scienza e in quali di questi ambiti il cambiamento è piú evidente, con un attenzione particolare ai modelli atmosferici. Nella seconda parte parleremo invece di come poter democratizzare e accedere a questi modelli scientifici, talvolta anche molto complessi, cercando di capire cosa si intende per gemello digitale in ambito scientifico e perchè è importante per migliorare le previsioni climatiche. |
17.00– 18.00 |
Il progetto HOPE: Liberare il potenziale degli studenti attraverso le STEAM. Un'esperienza di apprendimento attivo che trasforma le idee in realtà HoPE (Hands-on Physics Experience) è un progetto di PCTO innovativo, nato dalla collaborazione tra il Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Massachusetts Institute of Technology. Incentrato sull’apprendimento attivo in ambito STEAM, HoPE coinvolge gli studenti nella progettazione e realizzazione di prototipi, trasformando personali idee in realtà. Gli studenti, protagonisti del proprio percorso di apprendimento, sviluppano autonomia, creatività e competenze collaborative in un ambiente inclusivo e motivante, che contribuisce a ridurre il gender gap nelle STEM. HoPE non è solo un progetto di apprendimento: è un’esperienza autentica in campo STEAM che, mettendo in pratica il motto “Build It, Learn It, Share It” del MIT, crea le basi per una generazione di studenti capaci di affrontare sfide complesse e di dare forma alle proprie idee. |
VENERDÌ 15 NOVEMBRE – AUDITORIUM B. TOUSCHEK | 15.00– 16.00 |
L’astrofisica gravitazionale: da Virgo a Einstein Telescope Con la prima rilevazione diretta nel 2015, le onde gravitazionali hanno inaugurato un nuovo capitolo nella comprensione dell’universo, permettendoci di osservare fenomeni cosmici straordinari. Verrà presentata una panoramica sui risultati ottenuti finora e sulle potenzialità del futuro osservatorio Einstein Telescope che sorgerà in Europa e che, grazie alla sua straordinaria sensibilità, potrà rilevare onde gravitazionali provenienti da epoche primordiali dell’universo e da distanze cosmologiche ancora inesplorate. |