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Capitolo 146.   IRC

IRC è un sistema di comunicazione in tempo reale per discussioni pubbliche, o private, in forma scritta. Di per sé, IRC è l'evoluzione della comunicazione attraverso talk (capitolo 142).

146.1   Infrastruttura

Lo scopo di IRC, ovvero la realizzazione di un sistema di discussione pubblica a livello globale, richiede un'infrastruttura composta dai serventi IRC articolati in modo da formare una «rete» IRC.

Ragionando in piccolo, si può pensare alla realizzazione di un servente IRC singolo, presso il quale si devono connettere tutte le persone che vogliono instaurare una forma di discussione qualunque. La distanza non è necessariamente un problema per chi si connette; tuttavia, diventa un problema la quantità di connessioni che verrebbero a essere aperte in modo simultaneo. Nella realtà, queste connessioni possono essere molto numerose (diverse migliaia), soprattutto a causa della filosofia di IRC per la quale l'organizzazione dei canali di discussione è libera, per cui è indispensabile la presenza di un'infrastruttura che sia in grado di recepire tale massa di utenze.

Si parla di reti IRC, a indicare i gruppi di elaboratori che gestiscono assieme gli stessi canali di comunicazione. Tali reti sono composte secondo una struttura ad albero, dove esiste un solo percorso possibile tra due nodi. Naturalmente, queste reti IRC si inseriscono praticamente sulla rete Internet, sfruttando il protocollo TCP per il transito delle informazioni.

Figura 146.1. Rete di serventi IRC.

a        d--------e
|        |
|        |
|        |
b--------c--------f        k
         |                 |
         |                 |
         |                 |
         g--------h--------i--------l
                  |        |
                  |        |
                  |        |
                  j        m

L'organizzazione della rete IRC è importante per fare in modo che transitino al suo interno solo le informazioni che sono indispensabili, dal momento che il volume di messaggi gestiti è enorme.

A livello di rete IRC si può individuare una persone con un ruolo speciale: l'operatore IRC. L'operatore IRC è l'amministratore di uno o più serventi IRC, nel senso che può impartire a questi dei comandi speciali, relativi al loro funzionamento.

146.2   Canali, utenti e operatori

In una rete IRC, le comunicazioni avvengono all'interno di canali creati dinamicamente; gli utenti della rete IRC sono individuati in base a un nominativo, definito nick. Non esiste una regola nell'uso dei nominativi di identificazione degli utenti e nell'organizzazione dei canali di comunicazione: l'utente che si presenta nella rete IRC chiede di usare un nominativo e lo ottiene se questo non è già utilizzato; l'utente che chiede di accedere a un canale di comunicazione che non esiste, lo crea automaticamente e ne diventa il suo operatore.

Naturalmente, un utente che cerca di accedere a una rete IRC lo fa connettendosi a un servente IRC di quella rete; ma questo servente può definire una sua politica di accessi, per cui l'utente in questione potrebbe anche non essere ammesso ad accedere.

È importante comprendere la filosofia di IRC per ciò che riguarda i canali: questi vengono creati automaticamente nel momento in cui vengono richiesti per la prima volta; quindi scompaiono nel momento in cui non ci sono più utenti collegati al loro interno. È importante anche chiarire il senso dell'operatore: si tratta dell'utente che crea inizialmente il canale, ovvero dell'utente che riceve questo privilegio da un altro operatore. L'operatore, noto anche con l'abbreviazione di «oper», oppure solo «op», ha la possibilità di stabilire la modalità di funzionamento del canale e può anche allontanare altri utenti dal canale stesso. Segue l'elenco delle modalità più importanti di un canale che sono controllate dall'operatore:

Oltre al controllo sul funzionamento del canale, l'operatore può intervenire in modo privilegiato:

Ogni utente, tra le altre cose, ha la possibilità di configurare il proprio accesso al canale in modo da rendersi parzialmente invisibile.

146.2.1   Divisione e ricongiunzione di reti IRC

Una rete IRC può essere spezzata nel momento in cui un nodo che non è terminale cessa di funzionare per qualche ragione, oppure quando viene dato espressamente questo ordine da un operatore IRC. In questa situazione si formano due reti, in cui continuano a funzionare i canali per quanto possibile. Naturalmente, gli utenti che accedono a una di queste due reti risulteranno isolati rispetto all'altra rete.

La divisione della rete provoca quindi una crisi temporanea che alla fine si riassesta in qualche modo più o meno automatico. Il vero problema nasce nel momento in cui le reti vengono riunite: i canali con lo stesso nome vengono fusi assieme, riunendo gli utenti. Questa riunione può creare un po' di scompiglio, considerando che la modalità di funzionamento dei canali viene riadattata in modo da armonizzare le eventuali incompatibilità e che gli operatori vengono a sommarsi.

146.3   Comportamenti spiacevoli

IRC è un sistema di comunicazione in cui gli utenti sono presenti simultaneamente nel momento in cui scrivono e leggono i messaggi. Nelle discussioni più o meno pubbliche come queste è comune il fatto che chi non sa stare alle regole di una discussione civile decida invece di esprimersi attraverso il dispetto, con la pretesa di dimostrare così la propria intelligenza.

Queste situazioni sono così comuni che ne derivano dei termini standard il cui significato dovrebbe essere conosciuto:

Il bot, ovvero il programma che usa IRC da solo, è il mezzo attraverso cui si compiono degli attacchi, altrimenti non ci sarebbe bisogno di un programma automatico, dato che IRC è fatta per comunicare tra esseri umani.

Il fatto di utilizzare diversi programmi clienti, mentre ne basterebbe uno solo per comunicare anche su più canali, può rappresentare l'intenzione di fare qualcosa di più della semplice comunicazione.

146.4   Dal lato del servente

La realizzazione di un servente IRC isolato è un'operazione relativamente semplice, limitando il problema alla definizione di una politica di accessi al servizio. Qui non viene mostrato in che modo organizzare invece una vera rete IRC, che evidentemente è un problema più impegnativo.

146.5   Ircd

Ircd (2) è il servente IRC tipico dei sistemi Unix. In generale sono essenziali solo due file: l'eseguibile ircd e il file di configurazione ircd.conf, che in un sistema GNU dovrebbe trovarsi nella directory /etc/ircd/.

Ircd può essere avviato in modo autonomo, senza l'intervento del supervisore dei servizi di rete, oppure sotto il suo controllo. Nel secondo caso, per quanto riguarda Inetd, si deve provvedere a sistemare il file /etc/inetd.conf aggiungendo la riga seguente:


ircd            stream  tcp     wait    irc     /usr/sbin/ircd ircd -i

Come si può osservare dall'esempio, conviene avviare l'eseguibile ircd usando i privilegi di un utente fittizio definito appositamente per la gestione del servizio IRC; in questo caso si tratta di irc.

Come si può osservare ancora dall'esempio riferito al file /etc/inetd.conf, si fa riferimento alla porta TCP attraverso la denominazione ircd, che di solito, secondo il file /etc/services corrisponde al numero 6 667:


ircd            6667/tcp                        # Internet Relay Chat
ircd            6667/udp                        # Internet Relay Chat

Si intende che si tratta di una porta non privilegiata, giustificando la scelta di usare un utente fittizio diverso da root per avviare ircd.

Il demone ircd può essere configurato in modo da gestire autonomamente il protocollo IDENT e altri sistemi di controllo. In questo senso, generalmente non viene inserito il controllo del TCP wrapper.

146.5.1   Messaggio del giorno

Nel momento di una nuova connessione al servizio IRC, il servente mostra il messaggio del giorno, che in un sistema GNU/Linux potrebbe essere contenuto nel file /etc/ircd/ircd.motd (si tratta di un file di testo normale).

In generale è importante predisporre questo file in modo da mostrare le notizie essenziali che si vogliono far conoscere agli utenti IRC, soprattutto per ciò che riguarda le regole di comportamento richieste.

146.5.2   Configurazione

La configurazione può essere molto semplice per la realizzazione di un servente IRC interno, per una rete che non può essere raggiunta dall'esterno, ma ovviamente le cose cambiano nel momento in cui si vuole realizzare una rete IRC. Qui vengono mostrati solo alcuni elementi della configurazione, utili per realizzare un servente singolo, senza problemi di accesso.

Il file di configurazione è un file di testo normale, dove le righe che iniziano con il simbolo # sono commenti e le righe vuote o bianche vengono ignorate. Le direttive hanno una forma un po' strana, dove tutto inizia con una lettera che descrive il tipo di informazione che viene fornita dalla direttiva:

x:informazione_1:informazione_2:...:informazione_n

In generale si dovrebbe disporre di un file di configurazione di partenza commentato adeguatamente, con tutti gli esempi di queste direttive (anche se mostrate solo come commenti). Qui vengono descritte alcune direttive essenziali per la realizzazione di un servente IRC locale e isolato.

Una cosa da considerare nel caso il file contenga direttive che devono essere elaborate secondo un ordine preciso è il fatto che il file viene letto in ordine inverso, ovvero vengono lette prima le ultime direttive.

M

M:nome_del_servente:*:descrizione:porta:numero_servente

Questa direttiva serve a definire il nome di dominio del servente, la descrizione del servizio IRC, la porta in cui resta in ascolto il servente e il numero di ordine nella rete IRC. Questo ultimo numero è un intero che va da 1 a 64 e va stabilito in base alla gerarchia di una rete IRC; se si tratta dell'unico servente, deve essere necessariamente indicato il numero uno, come si vede nell'esempio seguente:


M:dinkel.brot.dg:*:Mia IRC:6667:1

Nel caso in cui il demone ircd venga utilizzato attraverso il controllo del supervisore dei servizi di rete, potrebbe essere necessario indicare una porta diversa da quella standard, per non interferire proprio con il supervisore stesso, che già apre quella porta. Per esempio:


M:dinkel.brot.dg:*:Mia IRC:8005:1

È da considerare il fatto che un demone ircd compilato espressamente per l'utilizzo attraverso il supervisore dei servizi di rete potrebbe non essere in grado di funzionare in modo autonomo, in ogni caso.

A

A:riga_1:riga_2:...:riga_n

Si tratta della direttiva con cui si definiscono una serie di informazioni amministrative, che vengono elencate con il comando /admin. In pratica viene mostrato il contenuto dei campi in righe differenti. Si osservi l'esempio seguente che dovrebbe essere sufficientemente intuitivo:


A:Mia IRC:Servente IRC:Amministratore <root@dinkel.brot.dg>

I

I:maschera_ip:parola_d'ordine:maschera_dominio::classe

Questa direttiva stabilisce i limiti di accesso al servizio in base a una maschera IP e a una maschera del nome di dominio; queste maschere si riferiscono ovviamente ai nodi che accedono come clienti. Le maschere in questione si realizzano facilmente utilizzando il simbolo * come variabile indefinita. In generale, l'esempio seguente consente qualsiasi accesso:


I:*::*::1

Il campo finale, riferito alla classe, deriva dalla definizione delle classi attraverso le direttive Y che qui non vengono descritte, non essendo indispensabili. In ogni caso, il numero uno rappresenta tutte le classi possibili simultaneamente.

Il campo centrale riservato a una parola d'ordine serve a consentire l'accesso solo attraverso l'indicazione di questa. Tuttavia, a seconda di come è stato compilato il demone ircd, questa potrebbe dover essere inserita in modo cifrato. In tal caso dovrebbe anche essere presente un programma apposito per generare tali parole d'ordine cifrate.

K

K:maschera_nodo:motivazione:maschera_utente

Questa direttiva, che non è obbligatoria, consente di escludere esplicitamente una combinazione di nodi e di utenti che tentano di accedere da questi nodi. Le maschere in questione si realizzano con l'uso del carattere *, che rappresenta la solita stringa indefinita. In particolare, il nodo può essere indicato per nome (di dominio) oppure per numero IP. L'esempio seguente esclude gli utenti il cui nome inizia per dan e accedono dalla rete *.brot.dg:


K:*.brot.dg:Accesso sospeso per un mese:dan*

Per concludere la descrizione della configurazione, l'esempio seguente mostra il caso di una configurazione minima, con le sole direttive indispensabili:


M:dinkel.brot.dg:*:Mia IRC:8005:1
A:Mia IRC:Servente IRC:Amministratore <root@dinkel.brot.dg>
I:*::*::1

146.5.3   Avvio del demone

ircd [opzioni]...

Il demone ircd può funzionare in due modi diversi: legato al supervisore dei servizi di rete, oppure indipendentemente da questo. Nel primo caso si utilizza l'opzione -i e nel file /etc/inetd.conf non si inserisce il controllo di tcpd, perché si creerebbero dei problemi a causa dell'uso del protocollo IDENT:


ircd            stream  tcp     wait    irc     /usr/sbin/ircd ircd -i

Diversamente, il demone può essere avviato come un comando normale, senza nemmeno dover aggiungere la richiesta esplicita di funzionamento sullo sfondo. In effetti, dal momento che si utilizza normalmente una porta TCP non privilegiata, ogni utente comune può, teoricamente, avviare questo tipo di servizio.

Segue l'elenco di alcune opzioni della riga di comando di ircd.

Opzione Descrizione

-t

Fa in modo che il demone funzioni in primo piano, emettendo tutte le sue informazioni diagnostiche attraverso lo standard output.

-xn

Definisce il livello diagnostico richiesto: maggiore è il valore n, maggiore la quantità di informazioni che si ottengono.

-i

Stabilisce che il demone è sotto il controllo del supervisore dei servizi di rete.

-f file_di_configurazione

Stabilisce espressamente da quale file trarre la configurazione.

-c

Si usa questa opzione quando si avvia il demone attraverso uno script della procedura di inizializzazione del sistema, per cui è necessario che il demone stesso si sganci dallo script e diventi un processo dipendente direttamente da Init.

146.6   Dal lato del cliente

Il compito di un programma cliente IRC è quello di consentire la comunicazione effettiva tra l'utente umano e il servente IRC. La prima cosa che avviene è la registrazione, attraverso la quale l'utente ottiene l'accesso al servizio assieme alla definizione del proprio nominativo.

Una volta instaurata la connessione, l'utente ha la possibilità di unirsi a uno o più canali di discussione, creandoli automaticamente se questi non sono già presenti.

146.7   ircII

ircII (3) è il programma cliente standard per comunicare con IRC. Si utilizza attraverso un terminale a caratteri normale, dove lo schermo è diviso in due parti: quella superiore per mostrare i messaggi che scorrono verso l'alto; quella inferiore che è semplicemente la riga da cui si impartiscono i comandi. Il programma eseguibile è irc e si avvia in maniera molto semplice, come nell'esempio seguente, dove viene specificato il nominativo desiderato e l'indirizzo del servente IRC:

irc tizio dinkel.brot.dg[Invio]

*** Welcome to the Internet Relay Network tizio (from dinkel.brot.dg)
*** /etc/irc/script/local V0.5 for Debian finished. Welcome to ircII.
*** If you have not already done so, please read the new user information with
+/HELP NEWUSER
*** Your host is dinkel.brot.dg, running version u2.10.07.0
*** This server was created Fri Dec 17 1999 at 19: 54:56 CST
*** umodes available dioswkg, channel modes available biklmnopstv
*** There are 1 users and 0 invisible on 1 servers
*** This server has 1 clients and 0 servers connected
*** Highest connection count: 1 (1 clients)
*** - dinkel.brot.dg Message of the Day -
*** - 16/3/2001 20:44
*** - Benvenuto presso irc.brot.dg
*** -
*** on 1 ca 1(2) ft 10(10)


________________________________________________________________________________
[1] 20:45 tizio * type /help for help
_

In questo caso, il messaggio del giorno è soltanto «Benvenuto presso irc.brot.dg», che si vede in basso; il resto è stato generato automaticamente dal servente. La riga contenente la stringa

[1] 20:45 tizio * type /help for help

è la linea di demarcazione tra la parte superiore contenente i messaggi e la parte inferiore riservata ai comandi dell'utente. Come si può vedere, viene suggerito l'uso del comando /help per richiamare l'elenco dei comandi disponibili.

Se si impartisce il comando /help, come suggerito, si passa a un contesto differente, in cui si possono ottenere informazioni dettagliate su questo o quel comando:

/help[Invio]

!            :            abort        admin        alias
assign       away         basics       beep         bind
brick        bye          cd           channel      clear
commands     comment      connect      ctcp         date
dcc          deop         describe     die          digraph
dmsg         dquery       echo         encrypt      etiquette
eval         exec         exit         expressions  flush
foreach      help         history      hook         icb
if           ignore       info         input        intro
invite       ircii        ison         join         kick
kill         lastlog      leave        links        list
load         lusers       me           menus        mload
mode         motd         msg          names        news
newuser      nick         note         notice       notify
on           oper         parsekey     part         ping
query        quit         quote        rbind        redirect
rehash       restart      rules        save         say
send         sendline     server       servlist     set
signoff      sleep        squery       squit        stats
summon       time         timer        topic        trace
type         userhost     users        version      wait
wallops      which        while        who          whois
whowas       window       xecho        xtype
[1] 20:56 daniele * type /help for help
Help? _

Si può osservare dalla figura che nella riga di comando appare un invito, che prima non era presente: Help?, a significare che si può indicare il nome di un comando di quelli elencati per conoscerne la sintassi. Per esempio:

Help? help[Invio]

*** Help on help
Usage: HELP [<command> [<subcommands>]]
  Shows help on the given command.  The help documentation is
  set up in a hierarchical fashion.  That means that certain
  help topics have sub-topics under them.  For example, doing
    HELP ADMIN
  gives help on the admin command, while:
    HELP SET
  gives help on the set command and also displays a list of
  sub-topics for SET.  To get help on the subtopics, you would
  do:
    HELP SET <subtopic>
  where <subtopic> is one of the subtopics.  If you are using the
  built in help, then you need only type the subtopic name.  The
  input prompt will indicate what help level you are on.  Hitting
  return will move you up one level.

  At any time, you can specify a ? to get a list of subtopics
  without the associated help file, for example:
    HELP ?
  gives a list of all main help topics.  The following:
    HELP BIND ?
  gives the list of all BIND subtopics.  If you use a ? with
[1] 21:00 daniele * type /help for help
*** Hit any key for more, 'q' to quit ***

Come si vede, se non c'è abbastanza spazio per visualizzare tutto il testo disponibile, basta digitare un carattere qualunque per vedere la pagina successiva, oppure basta inserire la lettera q per terminare.

Alla fine della navigazione nella guida interna, basta premere il tasto [Invio] senza specificare il nome di alcun comando per ritornare alla modalità di funzionamento normale, dove non appare alcun invito.

Help? [Invio]

I comandi impartiti a ircII sono preceduti dal simbolo /, per distinguerli dal testo dei messaggi che invece vanno inviati al canale di discussione.

Generalmente, quando ci si trova di fronte all'invito normale, è possibile richiamare i comandi precedenti scorrendo con i tasti [freccia su] e [freccia giù].

Si conclude il funzionamento di ircII con il comando /quit.

146.8   Tkirc

Tkirc (4) è un programma frontale per ircII. Il programma eseguibile è tkirc e si avvia in maniera molto semplice, come nell'esempio seguente, dove viene specificato il nominativo desiderato e l'indirizzo del servente IRC:

tkirc tizio dinkel.brot.dg

Figura 146.2. Schermata iniziale all'avvio di Tkirc.

figure/a2-tkirc-avvio

Utilizzando il menù a tendina, è possibile ottenere un'altra finestra con la quale comunicare in un altro canale. Si utilizza precisamente la voce {New window} dal menù {Project}.

Nella colonna destra, vengono elencati gli utenti che partecipano al canale con cui si sta comunicando. Con un clic doppio del mouse si ottengono le informazioni su di loro, come si vede nella figura 146.3.

Figura 146.3. Informazioni sugli utenti collegati allo stesso canale.

figure/a2-tkirc-nick

146.9   Utilizzo di massima di un cliente IRC

Generalmente, prima di entrare in un canale si può avere l'interesse di visualizzare l'elenco di quelli disponibili. Questo si ottiene con il comando /list. Per esempio, con ircII:

/list[Invio]

*** Channel    Users  Topic
*** #prova     1
*** #pippo     3

Come si vede, il nome di un canale inizia con il carattere # per convenzione. In alternativa, il nome di un canale può iniziare anche per &, ma in tal caso si tratta di un canale che riguarda esclusivamente il servente al quale si è connessi, per cui non si diffonde agli altri serventi della stessa rete IRC.

Nello stesso modo, può essere utile visualizzare l'elenco degli utenti collegati. Questo si ottiene con il comando /names, che va usato comunque con parsimonia, considerando che una rete IRC «normale» è sempre molto affollata.

/names[Invio]

Pub: #prova     tizio @daniele
Pub: #pippo     caio @sempronio

Nell'elenco degli utenti, gli operatori di canale sono evidenziati dal prefisso @. Eventualmente, se si vede il simbolo * come prefisso, si tratta di un operatore IRC.

Il programma cliente che si utilizza potrebbe attribuire automaticamente il nominativo per accedere alla rete IRC, sfruttando presumibilmente il nominativo utente usato per accedere al proprio elaboratore. Se il nome in questione non è compatibile, eventualmente perché già utilizzato, è il programma cliente stesso che richiede di indicare un altro nominativo. In ogni caso, è possibile cambiare il proprio nome attraverso il comando /nick:

/nick pinco[Invio]

L'esempio mostra il caso in cui l'utente desideri usare il nome pinco, ammesso che questo non sia già utilizzato nella rete IRC in cui si è connessi.

Il nominativo usato all'interno di una rete IRC non può essere più lungo di nove caratteri.

Ci si aggrega a un canale con il comando /join. Se il canale indicato non esiste ancora, viene creato per l'occasione e l'utente che lo crea ne diventa l'operatore.

/join #prova[Invio]

L'esempio mostra il caso in cui ci si voglia aggregare al canale #prova. È importante ricordare che è necessario il prefisso davanti al nome, come si vede dall'esempio.

Quando ci si trova in un canale, ciò che si digita senza il prefisso /, viene trasmesso al canale stesso:

Ciao a tutti![Invio]

Come ci si unisce a un canale, ci si può allontanare. Questo si ottiene con il comando /leave:

/leave #prova[Invio]

Segue il riepilogo di alcuni comandi essenziali per l'uso di un cliente IRC.

Comando Descrizione

/list [opzioni]

Elenca i canali presenti nella rete IRC.

/names [opzioni] [canale]

Elenca gli utenti presenti nella rete IRC, oppure solo quelli presenti in un canale particolare.

/nick nome

Consente di modificare, o di stabilire, il proprio nominativo nell'ambito della rete IRC.

/who canale

Consente di elencare gli utenti che sono presenti nel canale indicato.

/whois nome[,nome]...

Consente di elencare le informazioni disponibili sugli utenti elencati. I nomi possono essere anche composti con caratteri jolly, ovvero con l'uso dell'asterisco per indicare una stringa qualunque.

/join canale

Consente di entrare in un canale.

/msg nome messaggio

Consente di inviare un messaggio esclusivamente all'utente indicato.

/dcc chat nome

Invia all'utente indicato una richiesta per instaurare una connessione privilegiata tra i due. Se l'altro utente risponde con lo stesso comando, si ottiene questa connessione. Per comunicare in modo privato, i due usano il comando msg =nome ....

/msg =nome messaggio

Invia un messaggio esclusivamente all'utente indicato, che già prima era stato collegato con un comando /dcc chat.

/quit [messaggio]

Chiude il funzionamento del programma cliente, ma prima si allontana dal canale, se necessario, inviando eventualmente il messaggio indicato.

146.10   Riferimenti

Appunti di informatica libera 2003.01.01 --- Copyright © 2000-2003 Daniele Giacomini -- daniele @ swlibero.org

1) In generale un canale può essere privato, segreto oppure pubblico.

2) Ircd   GNU GPL con residui UCB BSD

3) ircII   software libero con licenza speciale

4) Tkirc   GNU GPL


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome irc.html

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