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Capitolo 99.   X: gestori di sessione

Nell'ambito di X, il termine «sessione» si inserisce nel momento in cui esiste un sistema di autenticazione che controlla l'utilizzo della stazione grafica, trattandosi infatti di una sessione di lavoro riferita a un certo utente.

Il gestore di sessione è un programma che consente il controllo della sessione grafica di lavoro. In precedenza è stato descritto il ruolo del gestore di finestre; quando si usa un gestore di sessione, è questo che controlla a sua volta il gestore di finestre.

Quando si utilizza un gestore di finestre senza il gestore di sessione, è sufficiente predisporre il file ~/.xinitrc per controllarne il suo utilizzo; quando invece si usa un gestore di sessione, questo viene avviato per mezzo di /etc/X11/Xsession, oppure di ~/.Xsession (o anche ~/.xsession). In pratica, l'utente che vuole definire l'uso del proprio gestore di sessione preferito, può richiederne l'avvio nello script ~/.Xsession, mentre se l'utente non se ne occupa ed è privo del file personale, il file /etc/X11/Xsession dovrebbe avviare il gestore di sessione predefinito nel sistema.

Infine, se si usa un sistema di autenticazione grafica sofisticato, può essere possibile la scelta tra diversi tipi di sessione, corrispondenti solitamente a script di avvio differenti, in cui può essere richiamato questo o quel gestore di sessione, o anche solo un semplice gestore di finestre.

99.1   Gnome

Gnome (1) (pronunciato «g-a-n-o-m-e»), è un gestore di sessione altamente configurabile, contornato da diversi programmi realizzati specificatamente per rendere l'ambiente uniforme e confortevole. Naturalmente, i programmi realizzati per Gnome possono funzionare anche senza questo gestore di sessione: è sufficiente che siano disponibili le librerie grafiche necessarie.

Il programma eseguibile che rappresenta in pratica il gestore di sessione è gnome-session. Il fatto di avviarlo non produce nulla di particolare sullo schermo grafico, salvo che è possibile configurare l'avvio automatico di altri programmi di contorno, come per esempio il gestore di finestre.

A proposito del gestore di finestre, è da annotare che questo deve essere compatibile con Gnome; inoltre, se la propria distribuzione GNU non organizza bene i pacchetti, le prime volte che si avvia il gestore di sessione Gnome potrebbe essere complicato far partire anche il gestore di finestre. In mancanza d'altro, basta avviarlo da un terminale grafico, eventualmente dopo averlo ottenuto da un menù.

Infine, a proposito della dipendenza dei processi elaborativi, è da osservare che le applicazioni avviate dal gestore di sessione Gnome non risultano discendere da gnome-session, ma direttamente dal processo principale (Init). Nell'esempio seguente si vedono diversi processi relativi a Gnome, staccati da gnome-session, avviato a sua volta da Gdm:

init-+
     |
    ...
     |-enlightenment
     |-gdm---gdm-+-XFree86
     |           `-gnome-session---ssh-agent
     |-gnome-name-serv
     |-gnome-panel-pro
     |-gnome-smproxy
     |-gnome-terminal-+-bash
     |                `-gnome-pty-helpe
     |-gnomecc
    ...
     `-panel

Nelle sezioni seguenti vengono descritti brevemente alcuni programmi essenziali per l'uso del gestore di sessione Gnome.

99.1.1   Gnome control center

Gnome control center è il programma di configurazione di Gnome. Lo si può avviare attraverso l'eseguibile gnomecc, oppure da un menù, attraverso una voce che fa riferimento alle proprietà di qualcosa.

Figura 99.2. Gnome control center nella scelta del tipo di gestore di finestre.

figure/a2-gnome-control-center

99.1.2   Gnome panel

Gnome panel è un'altra applicazione importante che consente di avere sempre a portata di mano un menù da cui avviare le applicazioni. Sulla barra di questo menù possono risiedere anche delle icone per l'avvio rapido dei programmi più importanti, oppure delle applet (applicazioncine), ovvero programmi che graficamente hanno dimensioni ridotte. Il programma in questione corrisponde all'eseguibile panel.

Figura 99.3. Gnome panel, dove si vedono in particolare due bottoni per l'avvio rapido di applicazioni importanti.

figure/a2-gnome-panel

99.2   KDE

KDE, (2) ovvero K desktop environment, è un altro gestore di sessione, paragonabile a Gnome. Il programma eseguibile che rappresenta in pratica il gestore di sessione è kde2. Come nel caso di Gnome, il fatto di avviarlo non produce nulla di particolare sullo schermo grafico, salvo il fatto che è possibile configurare l'avvio automatico di altri programmi di contorno, come per esempio il gestore di finestre.

A proposito della dipendenza dei processi elaborativi, è da osservare che le applicazioni avviate dal gestore di sessione KDE non risultano discendere da kde2, ma da kdeinit; oppure, a seconda dei casi, possono discendere direttamente da Init. Nell'esempio seguente si vedono tre terminali aperti con la shell Bash:

init-+
     |
    ...
     |-kdeinit-+-artsd---artsd
     |         |-kdeinit
     |         `-3*[kdeinit---bash]
     |-7*[kdeinit]
     |-kdeinit---cat
     `-kdm-+-XFree86
           `-kdm---kde2-+-ksmserver
                        `-ssh-agent

È probabile che non si riesca a vedere se non si usa semplicemente ps per conoscere l'elenco dei processi attivi, ma esiste un programma fondamentale per KDE, denominato kdesktop, il cui scopo è quello di controllare il fondale, sul quale si depositano alcune icone. In altre parole, si tratta di un processo grafico che non si inserisce in una finestra e ricopre la superficie grafica, rappresentando in pratica la scrivania grafica di KDE.

In condizioni normali, KDE utilizza un menù alla base della superficie grafica dello schermo, corrispondente al programma kicker, come si vede qui sotto:

figure/a2-kde-kicker

I programmi che fanno parte della raccolta di KDE sono molti (spesso si tratta di derivazioni di altri programmi già esistenti, modificati in modo da usare le stesse librerie grafiche e armonizzare così l'estetica generale), caratterizzati comunemente dall'iniziale comune: «k». Alcuni di questi programmi sono molto importanti per l'ambiente e vengono descritti brevemente nelle sezioni seguenti.

99.2.1   Kpersonalizer

Kpersonalizer, a cui corrisponde l'eseguibile omonimo (kpersonalizer), consente una configurazione generale guidata. In particolare, come si vede nella figura 99.6, si imposta la disposizione della tastiera e la nazionalità.

Figura 99.6. Kpersonalizer.

figure/a2-kde-kpersonalizer

99.2.2   Kcontrol

Lo stesso Kpersonalizer suggerisce di usare Kcontrol, ovvero il centro di controllo, alla fine della personalizzazione generale, per la definizione più dettagliata della configurazione di KDE. L'eseguibile corrispondente è kcontrol.

Figura 99.7. Kcontrol.

figure/a2-kde-kcontrol

Kcontrol consente di visualizzare molti aspetti del sistema, anche se per questo, con GNU/Linux è sufficiente accedere alla directory /proc/.

99.2.3   Kmenuedit

Kmenuedit consente di modificare agevolmente l'elenco delle voci contenute nel menù (il menù è gestito in pratica da kicker).

Figura 99.8. Kmenuedit.

figure/a2-kde-kmenueditor

Eventualmente, è disponibile anche Kappfinder per ottenere una scansione automatica degli applicativi disponibili e il conseguente aggiornamento del menù in modo automatico.

Figura 99.9. Kappfinder.

figure/a2-kde-kappfinder

99.2.4   Khelpcenter

Khelpcenter è un sistema integrato per la navigazione della documentazione. In pratica, consente di leggere la documentazione specifica di KDE, ma anche quella comune dei sistemi Unix e dei sistemi GNU (Info). La figura 99.10 mostra in particolare l'accesso alle pagine di manuale.

Figura 99.10. Khelpcenter.

figure/a2-kde-khelpcenter

Appunti di informatica libera 2003.01.01 --- Copyright © 2000-2003 Daniele Giacomini -- daniele @ swlibero.org

1) Gnome   GNU GPL e GNU LGPL

2) KDE   GNU GPL, GNU LGPL e altre licenze a seconda della porzione di codice


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome x_gestori_di_sessione.html

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