Verbale della Riunione del CPO dell'INFN, 16 febbraio 2000 Piazza dei Capprettari 70, Roma. CPO: Riunione del 16 - 02 - 2000 - Note raccolte da A. Mantella Presenti: G.De Leo, E. Iarocci (entrambi all'inizio della riunione per circa mezz'ora), M. A. Spano (per parte della riunione) R. Alba, L. Brogiato, O. Di Carlo, P. Fabbri, L. Fioretti, D. Muscolino, M.L. Paciello, G. Pancheri, P. Pilloni, P. Rufini, G. Ruggeri, P. Spolaore, C. Vannini La riunione si apre con il benvenuto del Presidente della Commissione G. Pancheri ai membri titolari e supplenti convenuti. Il Presidente dell'INFN Prof. E. Iarocci rivolge un caloroso saluto ai presenti e si augura che l'istituzione del CPO oltre a soddisfare un obbligo contrattuale si riveli soprattutto utile per dare un quadro obiettivo della situazione del personale per quanto riguarda le Pari Opportunita'. Segue una breve discussione, cui partecipano E. Iarocci, G. De Leo e M.A. Spano, in cui viene messa in evidenza l'importanza di fare un'analisi statistica delle diverse situazioni per il personale ricercatore, tecnico e amministrativo. La D.ssa M.A. Spano, che e' stata Presidente del CPO dell'ENEA, osserva che l'obbligo di legge relativo alla presenza femminile nelle Commissioni va considerato alla luce dei risultati di analisi e di monitoraggio che confermano il disequilibrio fra presenza maschile e femminile negli Organi Direttivi, almeno per quanto riguarda l'ENEA. Il Presidente dell'INFN, dopo aver augurato buon lavoro ai presenti lascia l'Assemblea. Si passa quindi all'agenda della riunione, come segue : Introduzione.....................................G. De Leo Esperienze in altri Enti.........................M.A. Spano Breve presentazione di ognuna delle persone presenti.... Breve relazione sulle eventuali discussioni avutesi in sezione... La legislazione al proposito.....................R. Muscolino L'aspetto di prevenzione.........................P. Rufini Relazione su Incontri di Napoli e di Parigi......O. Di Carlo Discussione su : 1. esplorazione statistica 2. preparazione relazione annuale e divisione in gruppi di lavoro 3. pagina web 4. Altre eventuali G.DE LEO considera assai positiva la costituzione del Comitato, ritenendo che il problema di una disparita' possa esistere nell'INFN nella misura e con caratteristiche specifiche dell'Ente, e che quindi il primo obiettivo del CPO sia quello di individuare i problemi (vedi piccola indagine in cartella come primo contatto). De Leo offre la sua disponibilita' e lascia l'Assemblea. M.A. SPANO racconta la sua esperienza al CPO ENEA, promosso dalle donne con l'intento di sanare la discriminazione operata nei loro confronti. Si parte dall'analisi della situazione e dall'individuazione delle ragioni discriminanti fatta tramite una ricerca affidata a esperti esterni. I risultati confermano l'assenza delle donne nei livelli dirigenziali e direttivi, e quindi l'impossibilita' di influire nei processi decisionali, organizzativi e programmatici. Ne vengono individuate le cause, fra cui la mancanza di criteri oggettivi e trasparenti nella selezione e nell'assegnazione di incarichi di responsabilita', che avvengono di solito per cooptazione maschile, la carenza nella gestione delle risorse umane etc. La proposta fatta dal CPO dell'ENEA e' stata di stilare un "Piano di Azioni Positive", adatto non solo a correggere ma a prevenire, Piano Azioni Positive (1996). Le linee portanti del piano sono essenzial= mente: - Coinvolgimento del gruppo direttivo e delle donne - Linee guida di una organizzazione che sappia riconoscere le potenzialita' del personale nelle sue specificita' - Adeguato livello di formazione manageriale per una migliore gestione delle risorse umane. - Dotare le donne di strumenti per individuare e superare fenomeni di segregazione (problemi di reclutamento, bandi di concorso). - Sperimentazione di nuove forme di organizzazione del lavoro concordate tra donne e uomini (orario flessibile etc.) Il nuovo CPO istituito nel 1998 si propone come organismo consultivo della Direzione dell'Ente con compiti di studio, consultazione, proposizione e partecipazione alle decisioni per problematiche attinenti alle questioni di parita' e pari opportunita'. M.A. Spano ribadisce l'importanza di fissare obiettivi chiari, metodi di lavoro e tenere conto che l'impegno e' oneroso e che e' cruciale stabilire un modo con cui rapportarsi alle donne, tramite informazione e comunicazione (Internet/Intranet), comunicati e incontri. Fra le altre azioni suggerisce la partecipazione a programmi europei. G.PANCHERI riferisce su quanto discusso nella riunione tenutasi a Frascati, commentando anche la scarsa partecipazione a questa riunione. Alla riunione tenutasi al di fuori dell'orario di lavoro, erano presenti i componenti del CPO che afferiscono a Frascati, Sede Centrale e LNF, e solo quattro altre persone, Lucia Votano, Silvia Giromini, Irene Antimi e Vitaliano Chiarella. La discussione a Frascati si e' focalizzata sui punti seguenti : 1. Attribuzioni e mansioni => problema di gestione del personale 2. Ottenere dati sulla permanenza nel ruolo => dinamica all'interno delle carriere 3. Corso di management e il supporto psicologico nei corsi di management: chiedere una indagine a un professionista esterno come si fa nelle collaborazioni LHC per capire se e cosa c'e' di anomalo nell'Organizzazione. Proporre all'INFN di fare sottoporre ad analisi organizzativa qualcuno dei suoi settori sulla questione "gestione risorse umane" 4. Formazione a indirizzo manageriale per le donne. Non vi e' equa distribuzione di responsabilita' 5. Corsi di formazione e difficolta' da parte dei dipendenti LNF a parteciparvi perche' ci sono troppi aspiranti La riunione di Frascati si e' poi concentrata essenzialmente sulla discussione sui Corsi di Formazione (presente V. Chiarella, referente locale) e sul problema se il corso di formazione sia oppure no legato alla carriera, se le donne non fanno carriera perche' sono scarsamente formate, etc. Si rileva la necessita' di approfondire la statistica della formazione, ma anche capire se la richiesta di formazione nasce perche' c'e' bisogno o perche' e' un plus indispensabile per percorsi di carriera preferenziale. Occorre anche capire se a parita' di formazione iniziale sono stati fatti gli stessi percorsi di carriera oppure no e trovare la correlazione fra formazione iniziale, percorso di carriera e formazione all'interno dell'Istituto. Si nota che solo a Frascati c'e' stata una vera e propria riunione. Si passa alle relazioni programmate, da parte di D.Muscolino, P. Rufini e O. Di Carlo. D. MUSCOLINO espone alcune riflessioni e spiegazioni riguardo la disciplina vigente in tema di pari opportunita' (come da fascicolo distribuito a tutti I partecipanti prima della riunione). Invita a partire da dati freddi (che e' il modo corretto di leggere tutte le normative) e invita a leggere in chiave evolutiva il percorso legislativo che accompagna la normativa riguardante il CPO a partire dagli art. della Costituzione che sanciscono la parita' di trattamento in ambito lavorativo tra uomo e donna; continuando nel 1991 alla proposizione di Azioni Positive per la realizzazione della parita' tra uomo-donna che pero' resta ancora sulla carta. Si passa quindi alla formulazione di una Azione Positiva, necessaria per correggere situazioni di svantaggio ove ve ne fossero. E la legge del 1993 nell'art. 61 e' gia' piu' coercitiva nell'applicazione della normativa e lo stesso art. puo' costituire un riferimento per la richiesta di finanziamenti, mentre nella circolare del Presidente del Consiglio dei Ministri emanata sempre nel 1993 si prevede una normazione emanata dall'Ente da applicarsi all'interno dell'Ente. La direttiva del marzo '97 del Consiglio dei Ministri e' interessante perche' e'l'espressione piu' autorevole del primo atto: istituzione del Dicastero delle pari opportunita' : interessante e da un punto di vista culturale e perche' polo di raccordo di tutti gli organismi costituzionali delle varie opportunita'. In questa circolare vengono chiaramente introdotti I concetti di empowerment e di mainstreaming. P. RUFINI traccia un breve percorso della normativa che si occupa della salute del lavoratore: di come sia avvenuto il passaggio dal rischio specifico al rischio globale di attivita' come oggetto di prevenzione, sulla base di un sistema di prevalutazione e del corrispettivo sistema di prevenzione e sicurezza. Parla dell'evoluzione normativa nella specifica materia, che ha allineato il sistema italiano di prevenzione e sicurezza ai livelli stabiliti dall'Unione Europea. Espone l'obiettivo della valutazione dei rischi che consiste nel consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori, specificando che la normativa nazionale stabilisce, i provvedimenti che devono essere assunti . Riferisce che nella sorveglianza medica e' comune osservazione che alcuni individui o gruppi di individui presentino una diversa suscettibilita' (predisposizione) a contrarre una determinata malattia per l'intervento di fattori che vengono a modificarne la naturale resistenza ed e' per questo che la legislazione in materia di tutela lavorativa fin dal DPR 303/55 richiede la visita medica come strumento cardine di tutela. e cioe' una azione sanitaria per definizione individuale, che evidenzia di per se' stessa il concetto di personalizzazione che e' stato da sempre attribuito almeno alla sorveglianza medica. Evidenzia poi che l'obbligo di realizzare la valutazione, il controllo e la gestione dei rischi lavorativi investe sostanzialmente la responsabilita' del datore di lavoro, ma sottolinea che lo stesso deve avvalersi di altre competenze professionali e gestionali ed e' per questo che nella Medicina del Lavoro operano il "medico competente" che valuta i rischi (in base a specifici Decreti o Leggi) ed il"medico autorizzato" che opera nel campo della radioprotezione. Il fine ultimo e' quello di rilasciare un giudizio di idoneita' all'attivita specifica . O. DI CARLO illustra gli Organismi Istituzionali di parita': il Ministero, la Commissione Nazionale, il Comitato presso il Ministero del Lavoro, che gestisce le azioni positive (vedi materiale in cartella). Comunica la presenza dei relativi siti Web: www.palazzochigi.it (per il Ministero e per la Commissione Nazionale) e http://www.minlavoro.it/ministero/compar.htm (per il Comitato Nazionale per le Pari Opportunita'presso il Min. del Lavoro). Riferisce inoltre sul Forum di Napoli "Lavorare e vivere con pari opportunita" (28-29 gennaio 2000) dove per la prima volta si sono trovati insieme rappresentanti di tutti gli organismi operanti in tema di parita' e pari opportunita' nel lavoro, alla presenza del Presidente della Repubblica e di una qualificata rappresentanza dell'UE., del Governo, del mondo politico e delle parti sociali. Durante il forum si sono formati gruppi di lavoro che distribuiti in sessioni hanno affrontato varie tematiche, tra cui "Professioni, Carriere, Percorsi formativi". Riferisce inoltre sulle tematiche emerse nel convegno di Parigi organizzato dal CNRS il 3 Febbraio, 2000 (vedi fascicolo in cartella). In particolare, l'intervento richiestole verteva sul terzo punto: "come recuperare i talenti perduti e che tipo di formazione possiamo proporre a questo scopo". Ribadisce l'importanza di lavorare sulla formazione per superare i limiti interni e quelli esterni. Riporta l'attenzione sulle parole chiave 1) EMPOWERMENT e 2) MAINSTREAMING e rilancia gli obiettivi importanti ad esse connessi: 1) Acquisire potere, valorizzare cio' che le donne fanno, assumersi responsabilita', accrescere l'autostima; 2) Mettersi nella corrente principale, uscire dalla marginalita', stare al centro dei cambiamenti, dei meccanismi di governo e di potere. Conclude il suo intervento con la frase "nel mondo del lavoro le donne ora ci sono: l'importante e' farle crescere". Si passa poi alla DISCUSSIONE e si presentano i seguenti punti di azione = immediata : - Regolamento - Maggiore Rappresentanza - Finanziamenti - Altre Riunioni - Preparazione relazione annuale Riguardo al REGOLAMENTO si stabilisce di prepararne uno sulla falsariga di quello dell'ENEA. A questo riguardo si istituisce una commissione formata da: D.Muscolino, P.Rufini, e P. Fabbri di Ferrara. Nella riunione prossima verra' discusso il lavoro svolto. Riguardo alla maggiore RAPPRESENTANZA, G. Pancheri nota una disparita' fra presenza nel CPO di membri delle varie Sezioni e Laboratori, nel senso che non tutte le sezioni e Laboratori hanno un membro che appartiene al Comitato. Si discute brevemente come diffondere le informazini e lo strumento della pagina web (vedi sotto) appare come il piu' adatto. Riguardo ai FINANZIAMENTI si raccomanda ad ognuna di notare le spese sostenute per le varie riunioni o attivita' (spese che, ricordiamo, sono attualmente a carico e a discrezione dei Direttori) cosi' da poter aver una stima attendibile dei costi ed eventualmente, sul bilancio futuro, fare una richiesta per un finanziamento direttamente al CPO. Riguardo alle ALTRE RIUNIONI si conviene che il luogo piu' indicato, anche per una maggiore visibilita', e' presso la Presidenza, a Roma: si fissa la data della prossima riunione al 12 Aprile 2000 (cambiata successivamente su richiesta della Presidenza al 13 Aprile). Riguardo alla PREPARAZIONE DELLA RELAZIONE ANNUALE, che costituisce uno dei compiti contrattuali del CPO, si istituiscono altri gruppi di lavoro che ne costuiranno la base operativa. Essi includono il Gruppo che si occupera' dei rischi professionali e della salute psicofisica delle donne e quello relativo all'indagine statistica che dovra' individuare, e successivamente analizzare, i dati da richiedere alla Direzione del Personale. Si fa presente che e' indispensabile chiedere sia i dati che l'autorizzazione ad elaborali, rispettandoi i limiti imposti dalla legge sulla privacy, e si tracciano alcune linee di indagine. La PAGINA WEB sara' pubblicata sulla pagina principale dell'INFN, collegata a vari siti web di interesse ed utilita'. Dalla pagina si potra' accedere alle eventali home-pages dei singoli membri del Comitato, che vengono sollecitati a crearsene una, con i loro favoriti collegamenti. Si insiste sull'importanza di informare tutte le sezioni sulle attivitra' del CPO (attualmente rappresentate solo in 7 o 8 nel CPO) e si decide che la pagina Web costituisca lo strumento principale di informazione per il resto del Personale. In conclusione si istituiscono quattro gruppi di lavoro, con una cordinante (c) per ogni gruppo : - I Gr. "Regolamento" : D.Muscolino (c), P. Fabbri, P. Rufini - II Gr. "Pagina Web" : L.Fioretti, G. Pancheri (c), L. Brogiato - III Gr. "Rischi Professionali" : P. Rufini, O. Di Carlo (c), R. Alba, G. Ruggeri - IV Gr. "Statistica" : M.L.Paciello (c), C.Vannini, P.Spolaore, O. Di Carlo Si ribadisce che la RELAZIONE ANNUALE verra' fatta sulla base dei risultati del lavoro svolto dai vari gruppi di cui sopra. Il target e' di presentare la relazione entro il dicembre 2000. Nel frattempo ognuno dei gruppi dovra' presentare una relazione preliminare sulla propria attivita' durante la riunione di Aprile. Riaffermando l'importanza di evitare ogni dispersione e di lavorare con impegno per diventare credibili, visibili ed informative si chiude la riunione (h. 18:30).