[Prev][Next][Index][Thread]

Mozione di censura dall'assemblea dei ric. e tecnol. Frascati.




 Ai Rapp Locali Ricercatori
 Al Rapp Nazionale Ricercatori
===============================

 Con preghiera di massima diffusione nelle Vs. Sedi/Laboratori

 Stefano Bellucci e Stefano Bianco
---------------------------------------------------------------------------

Frascati, 1.12.1998

L'assemblea dei ricercatori e tecnologi dei Laboratori Nazionali
di Frascati (LNF) si e' riunita oggi per esaminare i
recentissimi provvedimenti punitivi adottati dalla Commissione
dei Direttori piu' il Vice Presidente Mandelli nei confronti
di 6 ricercatori dei LNF e di Roma 1, a causa della loro
partecipazione alla protesta contro il marcatempo attuata da oltre 50
ricercatori e tecnologi INFN.

L'assemblea ha approvato all'unanimita' (49 votanti, tutti favorevoli)
una mozione di censura sull'operato della Commissione,
con particolare riprovazione nei confronti del Direttore LNF,
stigmatizzando l'uso improprio e profondamente scorretto a fini
disciplinari dello strumento della verifica di regolarita' dell'attivita'
scientifica prevista dal contratto per lo scatto di anzianita'.
L'assemblea estende la censura anche alla ratifica dell'operato della
Commissione da parte del Consiglio Direttivo (CD) riunitosi il 27.11.1998.

L'assemblea unanimemente ritiene che la Commissione sia andata
arbitrariamente oltre il mandato ricevuto dal CD, la cui deliberazione
n. 6084 le affidava bensi' la verifica della regolarita'
dell'attivita' prestata, sulla base di relazioni dei dipendenti, ma
non prevedeva la verifica dell'ottemperanza agli obblighi in materia
di controllo orario.

L'assemblea all'unanimita' da' mandato ai rappresentanti dei
ricercatori di chiedere al rappresentante nazionale Macri' di farsi
portatore di tale censura, stilando un documento da sottoporre
all'assemblea dei rappresentanti di cui si chiede la convocazione urgente.

L'assemblea ha inoltre deciso (39 favorevoli, 1 contrario, 2 astenuti)
di esplorare la possibilita' di adire le vie legali contro il
provvedimento adottato dalla Commissione.

I rappresentanti dei ricercatori LNF