STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA
DI SECONDO GRADO
www.lnf.infn.it/edu/stagelnf/

STAGES INVERNALI 2010
1 febbraio - 19 maggio




  HEXI SHI  
Università di Tokyo, Giappone

 

D: La preghiamo di inviarci una sua breve presentazione includendo, se possibile, una foto.

Mi chiamo Hexi Shi, e sono uno studente al primo anno di dottorato presso l’università di Tokyo.
Sono nato nel nord-est della Cina, in una città industriale che un tempo era la capitale dell’antico Impero Cinese. Dopo essermi diplomato in una scuola locale sono andato in Giappone e ho studiato fisica all’università di Tokyo, dove mi sono laureato e dove ho conseguito il Master. Per il  Master ho lavorato a Dafne nei LNF per due anni, partecipando all’esperimento Siddharta, che ha misurato gli spettri a raggi X di atomi kaonici. Il mio prossimo passo è quello di provare a lavorare alla mia tesi di dottorato includendo i risultati finali di questo esperimento.

D: Su cosa sta lavorando attualmente e quali sono le sue ambizioni o aspettative?

Oltre all’esperimento Siddharta sto lavorando anche all’esperimento E-17, che misurerà i raggi X dell’atomo kaonico dell’Elio 3. In Giappone è inoltre in preparazione il J-PARC, un acceleratore di protoni per esperimenti di fisica adronica, che vanta la più alta intensità di protoni raggiunta al mondo.
Entrambi gli esperimenti cercano di capire l’interazione forte tra kaone (ovvero un quark “strangeness”) e il nucleo, osservando i caratteristici raggi X formati dagli atomi esotici.
L’alta precisione è alla base di questi esperimenti, e rappresenta molte sfide.
Tuttavia è il fascino di questi esperimenti a adattare gli apparati alle loro migliori prestazioni, e a dire con certezza quanto siano precisi i nostri risultati, attraverso l’analisi dati.
Le mie aspettative riguardo al futuro sono di poter essere in grado di progettare un esperimento e di avere un ruolo centrale nello sviluppo dell’esperimento stesso.

D: In che modo e per quale motivo è nato il suo interesse per la fisica? Quali figure hanno influenzato questa scelta? Qual è il ricordo più bello della sua vita da studente?

Mio padre era docente universitario in ingegneria e scienza dei materiali quando ero bambino.
Sono sempre stato affascinato dagli apparati e dalle spiegazioni di mio padre su come funzionano le cose. Nei libri di testo fino al liceo, le descrizioni quantitative e le predizioni delle leggi della fisica su semplici esperimenti mi interessavano molto. Sentendo che c’è ancora molto da imparare ho scelto fisica come specializzazione all’università.
Il più bel ricordo della mia vita da studente è stato quando ho scritto il primo articolo con l’attuale collaborazione scientifica. Nella prima metà dell’anno del corso di master ho avuto qualche problema avendo dovuto cominciare da zero nell’imparare tutto sugli esperimenti, incluso l’uso degli strumenti di analisi.
È stato solo dopo aver presentato il mio primo articolo, che ho davvero sentito di far parte della collaborazione potendo dare il mio contributo.

D: Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella sua carriera? Cosa le ha dato la forza di proseguire? Qual è stato l’episodio più significativo nella sua carriera?

Come ho detto prima, l’inizio è difficile. È come tracciare punti diversi senza sapere dove li stai dirigendo. Tuttavia credo che quello che sto facendo sia così impegnativo che metterà in evidenza il meglio di me, e i “punti” alla fine si uniranno e avranno senso. Queste riflessioni e il desiderio di imparare sono le mie motivazioni.
Mi piacerebbe poter dire che la mia carriera è semplicemente iniziata. Non di meno, lavorando e imparando in questo campo della fisica, dove le idee più innovative sono nate su basi quotidiane, circondato dalle menti più talentuose e appassionate, trovo che l’inizio stesso è già davvero significativo per la carriera.

D: Quale ritiene possa essere la prossima scoperta in fisica e come questa potrebbe contribuire a cambiare la vita sul nostro pianeta?

I nuovi acceleratori di alte energie faranno scoprire particelle e fisica non previste.
Nel caso venga provata o meno l’esistenza del bosone di Higgs, credo che LHC manterrà i fisici impegnati ed entusiasti.
Seppure non direttamente, le tecnologie applicate agli esperimenti di alta energia produrranno un ulteriore sviluppo nel campo delle comunicazioni, nell’elettronica, nelle tecnologie dei semiconduttori, dalle quali abbiamo già ricevuto enormi benefici per la vita quotidiana.

D: Quale ritiene sia stata la scoperta più grande in fisica e qual è il suo scienziato di riferimento?

La portata della domanda è molto vasta per me. Ma per la fisica delle particelle, credo che la scoperta dei nuclei atomici e le tecniche sperimentali sviluppate da Ernst Rutherfod segnano l’inizio di un’era.
Ho una preferenza per quegli scienziati che sono anche grandi insegnanti. Come esempi direi quindi Michael Faraday e  Richard Feynman.

D: Cosa caratterizza l’ambiente di lavoro della ricerca e come è strutturata una collaborazione scientifica?

Per la ricerca in un luogo di lavoro, occorre ci siano gli strumenti necessari, utilizzati efficientemente da menti brillanti.
Un’atmosfera libera per discutere i diversi punti di vista è indispensabile. La collaborazione scientifica, secondo la mia esperienza personale, benché abbia una gerarchia come in gran parte delle organizzazioni, è spesso governata per lo più dalla fiducia nella comune comprensione dei principi della fisica e da una costante ricerca d’efficienza. Inoltre, finché siano costruttive e corrette, le idee di chiunque, in qualsiasi momento, sono sempre ben accette.

D: Vista la crisi delle iscrizioni alle facoltà scientifiche, quali crede siano i motivi della distanza tra giovani e studi scientifici e cosa il mondo della ricerca può fare per cambiare questa tendenza?

Penso che una ragione sia il fatto che gli studi scientifici stiano diventando sempre più specifici, richiedendo dunque una preparazione talmente grande da rendere lontano l’aspetto gradevole. Mentre un altro motivo potrebbe essere la crescita delle scelte che i giovani si trovano a dover affrontare e ciò fa diminuire la possibilità di poter procedere negli studi scientifici, senza contare la distrazione da tutti i tipi di media.
Secondo me gli stage per studenti presso i LNF sono proprio un buon incentivo. Ed è anche un peccato che in gran parte del mondo, una tale occasione possa non essere così facile da avere.

D: Come definisce la figura dello scienziato e in che modo talento, intuizione e studio influiscono nella sua professione?

Gli scienziati costruiscono delle teorie consistenti che possiedono un potere di predizione basato sui fatti e sulle osservazioni dei fenomeni naturali o di esperimenti di laboratorio. È necessario che siano scettici, curiosi, appassionati, pazienti ed inoltre dotati di particolari capacità e una buona conoscenza della fisica e della matematica. Benchè il talento sia assolutamente importante, tuttavia, come sottolinea Santiago R y Cajal nel suo libro “Advice for a young investigator”, sforzi instancabili, forte volontà e una corretta metodologia sono di uguale importanza nella maggior parte dei casi. Inoltre l’intuizione nasce da uno studio serio e approfondito.

D: Quali sono i suoi interessi al di fuori del lavoro?

Mi piacciono molti sport, sia da guardare che da praticare. Viaggiare e leggere sono anche tra i miei hobby. Scoperta di nuovi posti o un libro intrigante mi eccitano ugualmente.

D: In questo periodo di crisi economica, come vede il futuro della ricerca e cosa pensa dell’utilizzo del  nucleare per scopi energetici?

Non c’è alcun dubbio che la ricerca nelle scienze di base sia cruciale. Tuttavia senza sufficienti prove e delucidazioni, questo fatto non è evidente di per sé.
Il periodo di crisi economica dà la possibilità agli scienziati di trovare un modo per unire la loro passione e devozione nella loro ricerca con il contesto pubblico, e per persuadere i posteri riguardo al valore della ricerca.
Immagina che, dopo aver partecipato ad una lezione gradevole come i discorsi del venerdì sera tenuti da Faraday, una persona ragionevole non si rifiuta di donare dei soldi o risparmiare dalla spesa quotidiana per vedere a cosa possano portare i grandi principi illustrati nella lezione. Specialmente in un periodo di crisi economica, al fine di aumentare l’interesse e ridurre la distanza con il pubblico, bisognerebbe seriamente partecipare al lavoro dei ricercatori
Divenendo le tecniche d’applicazione dell’energia nucleare più affidabili, ritengo che il problema più rilevante riguardi l’adeguata sistemazione dei rifiuti nucleari.