STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA
DI SECONDO GRADO
www.lnf.infn.it/edu/stagelnf/

STAGES INVERNALI 2010
1 febbraio - 19 maggio




  ZAFAROLLAH KALANTARI  
Università di Isfahan, Iran

 

D: La preghiamo di inviarci una sua breve presentazione includendo, se possibile, una foto.

Sono nato ad Ahvaz, una città nel sud dell’Iran, nel 1965. Ho frequentato prima l’università ad Ahavaz e poi sono stato accettato alla facoltà di fisica alla “Shiraz University” (1984) come studente universitario e laureato con il massimo punteggio nel 1989. Ho iniziato il master in scienze nel 1989 nella stessa università. Poi ho ripreso il Ph.D nel 1992 alla “Shiraz University” e mi sono laureato nel 1996. Nello stesso anno ho cominciato la mia carriera d’insegnante alla “ Isfahan University of Technology”, dove ora lavoro come professore associato di fisica. Tengo corsi in fisica e ricerca con studenti di M.S. e di Ph.D (dottorato di ricerca). Inoltre sono membro della società di fisica dell’Iran e del comitato editoriale del “ Iranian Journal of Physics Research”. Sono sposato e ho due bambini, una figlia di sette anni e un figlio di tredici.

D: Su cosa sta lavorando attualmente e quali sono le sue ambizioni o aspettative?

Sto lavorando sugli Atomi Esotici, in generale sui nuclei e specificamente su atomi e nuclei kaonici.
Quando una particella negativa pesante centra un bersaglio sostituisce un elettrone atomico e forma un atomo esotico.
Sto lavorando con i miei studenti dottorandi alla simulazione dei processi di decadimento degli atomi esotici studiando l'emissione dei raggi X durante il decadimento. Lo studio dei processi di decadimento (cascade processes) è molto importante per le indagini sugli atomi esotici. In particolare, conoscere le principali caratteristiche del decadimento in atomi kaonici e pionici permette di eseguire una dettagliata analisi degli esperimenti per individuare e analizzare l'interazione forte del kaone o pione con il nucleone e con il nucleo. Ci interessa anche studiare gli stati limite dei sistemi kp e kd per aumentare la conoscenza riguardo alle interazioni forti dei kaoni con nucleoni e nuclei. 

D: In che modo e per quale motivo è nato il suo interesse per la fisica? Quali figure hanno influenzato questa scelta? Qual è il ricordo più bello della sua vita da studente?

Ho pensato a molti fenomeni fisici per la maggior parte del tempo in cui ero alle superiori. Per esempio, ero curioso riguardo alle ragioni del moto e alle leggi dell’ottica; la natura per me era affascinante. Alcuni dei miei quesiti scientifici vennero risolti durante i corsi di fisica e nella mia mente se ne aggiunsero altri molto interessanti. I miei insegnanti di fisica e matematica ebbero un ruolo importante nell’accrescere le mie conoscenze e l’interesse in queste materie. Per questo motivo ho intrapreso fisica come prima scelta all’esame di ammissione all’università.
I miei migliori ricordi dello studio universitario sono la collaborazione con il gruppo di osservatorio “Bironi”  della “ Shiraz University”, dove ho studiato astronomia. Inoltre era interessante apprendere come fare fotografie astronomiche e lavorare con il telescopio. All’osservatorio io e i miei amici abbiamo potuto osservare la cometa di Halley. Non so se avrò la possibilità di rivederla perché ha un periodo orbitale di 76 anni. Ho veramente dei ricordi indimenticabili di quel luogo.

D: Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella sua carriera? Cosa le ha dato la forza di proseguire? Qual è stato l’episodio più significativo nella sua carriera?

Quando ero dottorando, i programmi di fisica del Ph.D. erano appena iniziati nelle università iraniane. Inoltre internet non era potente e avere delle informazioni aggiornate risultava molto difficile con relativi problemi per la ricerca. Mi sono sposato al terzo anno di Dottorato nonostante i miei problemi finanziari, perché ero così appassionato di fisica e di ricerca da credere fermamente nelle mie capacità e nell'aiuto di Dio; e alla fine sono riuscito a superare le difficoltà con successo. I Dottorati di fisica nelle università iraniane sono al loro trentesimo anno. Ad oggi sono innegabili i progressi raggiunti.
Attualmente sono supervisore di tre studenti dottorandi, di cui il primo si è laureato con voti eccellenti proprio pochi mesi fa.
Inoltre la nostra comunità internazionale e le collaborazioni sono cresciute. Così dopo aver iniziato il mio lavoro all'Università di Tecnologia di Isfahan, ho potuto partecipare, con Catalina Curceanu e Carlo Guaraldo, al gruppo DEAR e SIDDHARTA ai LNF in Italia, agli esperimenti sugli atomi esotici.
Abbiamo poi sviluppato insieme i calcoli sugli atomi muonici e sulla fusione catalizzata di muoni per simulare i processi di decadimento degli atomi kaonici. I nostri calcoli sono utili nell'analisi degli esperimenti e importanti per determinare le loro ottime condizioni.

D: Quale ritiene possa essere la prossima scoperta in fisica e come questa potrebbe contribuire a cambiare la vita sul nostro pianeta?

I prossimi risultati degli esperimenti di “LHC”, soprattutto per il test riguardo l’esistenza del bosone di Higgs.

D: Quale ritiene sia stata la scoperta più grande in fisica e qual è il suo scienziato di riferimento?

E' una domanda difficile, perché penso che aver scoperto le leggi fondamentali della fisica sia molto importante.
Ad esempio il lavoro di Newton ha avuto un'indiscutibile influenza per tutta la fisica. Come anche la Teoria sulla Relatività di Einstein, la Meccanica Quantistica di Bohr, Shroedinger e Heisenberg, e altre personalità di quel periodo, che hanno prodotto una grande rivoluzione per la fisica.

D: Cosa caratterizza l’ambiente di lavoro della ricerca e come è strutturata una collaborazione scientifica?

Un perfetto ambiente di lavoro dovrebbe essere un posto favorevole con:

    • buona attrezzatura,
    • un investimento finanziario appropriato,
    • un direttore esperto, che sia uno scienziato con esperienza e con appropriate abilità di gestione,
    • segretari competenti,
    • personale professionale,
    • scienziati esperti che abbiano conoscenze ed esperienze per raggiungere gli obbiettivi del centro di ricerca,
    • conferenze e meeting ben organizzati riguardanti i campi di ricerca,
    • contatti e collaborazioni internazionali.

D: Vista la crisi delle iscrizioni alle facoltà scientifiche, quali crede siano i motivi della distanza tra giovani e studi scientifici e cosa il mondo della ricerca può fare per cambiare questa tendenza?

Credo che gli insegnanti debbano mostrare la bellezza e l'importanza delle scienze e consigliarne la scelta ai giovani talentuosi per la loro carriera universitaria. Inoltre sarebbero efficaci a risolvere il problema anche supporti finanziari agli studenti.

D: Come definisce la figura dello scienziato e in che modo talento, intuizione e studio influiscono nella sua professione?

Lo scienziato è una persona talentuosa che studia e ricerca in un particolare campo della scienza e una volta che giunge ai risultati nel proprio settore può poi presentarli alle società scientifiche. Il talento è necessario, ma non è sufficiente a raggiungere i propri obbiettivi. Occorre studiare, lavorare e ancora lavorare con l’aiuto dell’intuizione.

D: Quali sono i suoi interessi al di fuori del lavoro?

Faccio esercizio, ascolto musica, guardo la TV, leggo libri di storia e viaggio con la mia famiglia.

D: In questo periodo di crisi economica, come vede il futuro della ricerca e cosa pensa dell’utilizzo del  nucleare per scopi energetici?

Penso sia una situazione temporanea. Ad ogni modo è necessaria molta e molta più      ricerca, la conoscenza è potere. Riguardo all’energia nucleare, credo sia uno dei modi migliori per risolvere la crisi di energia  nel mondo. In modo particolare, se venissero fatti i reattori a fusione avverrebbe un’evoluzione della produzione di energia.