STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA
DI SECONDO GRADO
www.lnf.infn.it/edu/stagelnf/

STAGES INVERNALI 2009
2 febbraio - 20 maggio


 
OTON VAZQUEZ DOCE

Oton Vazquez Doce è un fisico dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN che al momento lavora su due esperimenti afferenti all'acceleratore dafne: SIDDHARTA e AMADEUS.


Abbiamo intervistato Oton Vazquez Doce presso i Laboratori Nazionali di Frascati ospitandoci anche presso il laboratorio in cui lavora...

Sono un fisico spagnolo e vengo dalla Galizia. Ho studiato fisica delle particelle all'Università di Santiago di Compostela facendo la tesi sia a Santiago che al CERN di Ginevra sull'esperimento chiamato DIRAC. Sono venuto successivamente come borsista in Italia, ai Laboratori Nazionali di Frascati dove lavoro ormai da due anni e mezzo.

D: Come e perchè ha deciso di studiare fisica e qual è il ricordo più bello della sua vita da studente?

Ho deciso di studiare fisica perchè preferivo la scienza alle lettere. Nonostante nella mia famiglia siano tutti medici, sapevo di non voler studiare medicina. Il ricordo più bello è stato andare a studiare a Santiago che è una città piena di studenti. Un altro bel ricordo è stato quando ho capito che la specializzazione in fisica delle particelle era la scelta giusta per me.

D: Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella sua carriera e qual è stato l'episodio più entusiasmante?

Andare lontano da casa per frequentare l'università ha comportato delle difficoltà. Lo stesso studio della fisica può risultare complicato. La parte più difficile della carriera è stata agli inizi, quando non si ha molta possibilità di scelta e bisogna accettare ciò che viene offerto. L'episodio più entusiasmante è stata la prima volta che sono arrivato al CERN, perchè mi sentivo come un ragazzino che ama il calcio e riesce a giocare con la Roma.

D: Su cosa sta lavorando attualmente?

Attualmente sto lavorando a due esperimenti condotti sull'acceleratore Dafne dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN: uno si chiama Siddharta e l'altro Amadeus. Al momento siamo alla presa dati. Entrambi gli esperimenti si occupano dei kaoni, per poter studiare le caratteristiche delle interazioni tra kaoni e nucleoni. Ricaviamo anche informazioni relative alla teoria della cromo-dinamica quantistica, la teoria che descrive le interazioni forti.

D: Quale crede possa essere la prossima scoperta in fisica?

Suppongo che la prossima scoperta in fisica possa essere il bosone di Higgs. Mi piacerebbe anche che si potesse scoprire qualche particella super-simmetrica perchè è una parte della fisica che mi ha sempre affascinato in quanto può dare informazioni sulla materia oscura.

D: Quale ritiene sia stata la scoperta più grande in fisica e qual è il suo scienziato preferito?

Penso che la scoperta più importante sia stata la meccanica quantistica in quanto i fisici hanno iniziato a pensare in un modo nuovo. Il mio scienziato preferito è Richard Feynmam, sia per il suo ruolo nell'ambito della meccanica quantistica, sia per la sua personalità. Leggendo i suoi libri ho constatato che le cose che diceva erano bellissime.

D: Quanto è importante la collaborazione nella ricerca scientifica anche tra nazioni diverse?

In fisica delle particelle, in particolare, la collaborazione è fondamentale. Lavorando in gruppo in Italia si collabora con ricercatori di diversa nazionalità. Al CERN ad esempio ci sono tante persone che arrivano da ogni parte del mondo. La collaborazione è ancora più necessaria in fatto di finanziamenti da parte di più nazioni.

D: Come si definisce uno scienziato e in che modo talento, intuizione e studio influiscono nella sua professione?

Uno scienziato è un esploratore che si chiede continuamente perchè succedono determinati fenomeni. Se è molto bravo, il talento è importante, mentre per i ricercatori comuni il lavoro costituisce il 99% e a volte bisogna avere una percentuale di ispirazione.

D: Quali sono i suoi hobbies e passioni e quale libro ci consiglia di leggere?

Amo molto la musica, la pallacanestro, i film di fantascienza. Un libro che mi è piaciuto moltissimo è "1984" di George Orwell. E' un libro di fantascienza che ha anche implicazioni politiche. Penso comunque che il libro che si deve assolutamente leggere è il "Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry.

D: Come vede il futuro della ricerca in questo periodo di crisi economica mondiale?

Considerando ciò che si legge sui giornali e si vede in televisione risulta difficile vedere il futuro in modo positivo. Ad ogni modo penso che bisogna pur sempre avere una po' di speranza ed ottimismo. E' importante che le persone che decidono dove indirizzare i finanziamenti sappiano veramente come farlo. Se questa scelta si fa bene si può andare avanti: i problemi ci sono sempre stati.

D: L'Italia sta attraversando un periodo di crisi e la ricerca moderna richiede costantemente l'intervento di investimenti pubblici. Secondo lei, presentano vantaggi realistici o sarebbe opportuno indirizzarli altrove?

Spesso i miei amici mi chiedono a cosa serva ciò che faccio e saperlo è fondamentale, soprattutto per i finanziatori. Secondo me non investire nelle scienze è come una famiglia, che in un periodo di difficiltà, spende tutti i soldi per procurasi il cibo per il presente senza occuparsi dell'educazione futura dei propri figli. La ricerca nel presente è utile per creare un futuro migliore e per risolvere problematiche come quella, ad esempio, relativa alle fonti di energia.

D: Si è mai trovato nelle circostanze di dover proseguire studi specifici a discapito di quelle che erano le sue passioni?

In realtà non mi è capitato di fare scelte a discapito delle mie passioni. Quando si finisce l'università, non si può sempre fare ciò che si vuole, ma lo si deve guadagnare. Al principio è difficile, ma con il passare degli anni si hanno maggiori possibilità di scelta.

D: Dove ha lavorato al di fuori del suo paese?

Ho lavorato solo al CERN e in Italia.

D: Si sente un "cervello in fuga"?

Non penso di essere un cervello in fuga, perchè la scienza è di dominio internazionale e i risultati che si ottengono sono per tutta la comunità scientifica.

D: Ci sono altri ambienti in cui vorrebbe lavorare?

Al momento no. Ai Laboratori Nazionali di Frascati abbiamo un esperimento in corso e una delle cose più belle per me è far nascere un esperimento.

D: Ha notato differenze tra le persone che ha incontrato al CERN e quelle che ha incontrato ai LNF?

Tra il CERN e i LNF c'è una differenza come tra una grande città e un paesino piccolo: là non conosci nessuno, mentre qui conosci tutti e questo mi piace molto.

D: Ha approfittato di questi spostamenti lavorativi per fare il turista?

Quando ti offrono di lavorare due anni a Roma, accetti l'offerta molto volentieri. Devo dire di avere avuto molta fortuna perchè sono andato a lavorare in città molto belle da apprezzare anche come turista.