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STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA STAGES INVERNALI 2009 |
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GRUWÉ MAGALI
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Mi chiamo Magali Gruwé, ho 40 anni e sono madre di due bambini (un maschietto di quasi 3 anni e un bimbo di 9 mesi). Sono un fisico belga. Ho studiato fisica all’Università di Bruxelles dal 1986 al 1990. Poi ho fatto un dottorato in fisica, sempre all’Università di Bruxelles, su un argomento per il quale dovevo andare spesso al CERN (Ginevra, Svizzera). Ho finito il dottorato nel 1995, e dal quel momento ho lavorato al CERN su vari esperimenti e argomenti. Attualmente ricopro la funzione di Ingegnere Capo per LHC, il Large Hadron Collider. D: Come e perchè ha deciso di studiare fisica e qual è il ricordo più bello della sua vita da studente? Ho scelto di iscrivermi a fisica perché ero molto curiosa e appassionata alla comprensione delle leggi della natura: come funzionano certe cose, qual è la causa di certi eventi naturali, ecc... Il ricordo più bello della mia vita da studente è una visita al CERN quando ero al terzo anno di Università. Eravamo un gruppo di una quindicina di studenti di fisica all’Università di Bruxelles (Belgio) e venivamo per una visita di due giorni. Era prima di tutto l’occasione per visitare delle istallazioni scientifiche estremamente interessanti, ma poi anche per stringere amicizia tra noi. Il ricordo più bello della mia vita da dottorando è di un soggiorno di due settimane presso una scuola internazionale di fisica in Russia. Era una fantastica opportunità per incontrare fisici e futuri fisici da tutto il mondo, e per fare amici. D: Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella sua carriera e qual è stato l'episodio più entusiasmante? I maggiori problemi che ho incontrato nella mia carriera hanno sempre riguardato i momenti di rinnovo del contratto. Posti fissi nella ricerca di base (e soprattutto in fisica) sono pochi, e difficili da ottenere. L’episodio più entusiasmante nella mia carriera è stata la prima operazione di LHC, esperimento sul quale sto lavorando attualmente. D: Su cosa sta lavorando attualmente? In questo momento sono l’Ingegnere Capo per LHC. Questo significa che sto lavorando all’acceleratore di particelle più grande al mondo, l’LHC, al CERN. Faccio parte della squadra che è presente nella sala controllo 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Il nostro compito è di far funzionare l’acceleratore: dobbiamo produrre fasci di particelle che vengono accelerati e fatti collidere tra di loro al centro dei quattro esperimenti che si trovano in quattro punti diversi dell’LHC. Quindi produciamo collisioni di particelle, studiate da altri fisici, per cercare nuove particelle e per capire la struttura della materia. D: Quale crede possa essere la prossima scoperta in fisica? Forse la scoperta della famosa particella di Higgs, che dovrebbe spiegare il fatto che le particelle hanno una massa. E’ una scoperta che forse verrà fatta tramite gli esperimenti dell’LHC. D: Quale ritiene sia stata la scoperta più grande in fisica e qual è il suo scienziato preferito? Direi che la più grande scoperta scientifica, o invenzione che dir si voglia, della storia è stata quella dei vaccini. Temo di non avere uno scienziato “preferito”. Non riesco a sceglierne uno tra i tanti che hanno dato contributi estremamente preziosi alla scienza. D: Quanto è importante la collaborazione nella ricerca scientifica anche tra nazioni diverse? Non è solo importante: è essenziale. E’ essenziale per assicurarsi che i soldi dei contribuenti vengano usati nel modo più efficiente, è essenziale per poter condividere la conoscenza, i risultati, l’esperienza, ecc... E’ anche essenziale da un punto di vista “umano”: in questi tempi di guerre, battaglie, razzismo ecc. ... in tutto il mondo, credo che sia estremamente importante che la comunità scientifica superi questi discorsi e si collabori tutti insieme per un fine comune. D: Come si definisce uno scienziato e in che modo talento, intuizione e studio influiscono nella sua professione? Direi che la risposta a questa domanda dipende molto dall’argomento degli studi dello scienziato in questione. La scienza ha bisogno di tutti i tipi di persone: di stacanovisti, di gente con talento, di confusionari, di menti coscienziose e sistematiche, ecc... Una qualità fondamentale che uno scienziato dovrebbe comunque sempre avere è la curiosità. D: Quali sono i suoi hobbies e passioni e quale libro ci consiglia di leggere? Hobbies e passioni: da qualche anno mi sono “innamorata” del ricamo. Mi rilassa dopo una giornata di duro lavoro e mi aiuta a superare lo stress. Anche le passeggiate nelle foreste e nelle montagne mi piacciono moltissimo, mi rilasso e riesco a scordare il lavoro. Uno dei miei libri preferiti è “I pilastri della Terra” che ho già letto tre volte. Mi piacciono anche moltissimo i bestseller come la serie di Harry Potter, e “Il Signore degli Anelli”. Non c’entra nulla con la scienza, ma sono un vero piacere da leggere! D: Come vede il futuro della ricerca in questo periodo di crisi economica mondiale? Spero veramente che la politica capirà l’importanza della ricerca di base, specialmente per il lungo termine. Naturalmente sono preoccupata che si pensi che in questo periodo di crisi i soldi dovrebbero essere spesi su altre cose. Però sono convinta che ciò sarebbe un grosso errore per il futuro. A prima vista la ricerca di base può sembrare superflua e inutile, ma bisogna sempre ricordarsi che nella scienza non si sa mai quando e in quale campo verrà fatta la prossima scoperta, e quali effetti questa avrà sulla vita di tutti i giorni. |