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STAGES PER STUDENTI DI SCUOLA SECONDARIA STAGES INVERNALI 2009 |
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LAURA FABIETTI
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Mi chiamo Laura Fabietti, ho 34 anni e sono italiana. Da 10 anni vivo a Monaco, in Baviera, e insegno all’università tecnica di Monaco nella Facoltà di Fisica. Sono a capo di un gruppo di ricerca di 6 persone e insieme a loro realizzo numerosi esperimenti, principalmente GSI, dove è possibile accelerare pioni/mesoni pi, protoni e ioni pesanti e farli scontrare su targhette fisse. D: Come e perché ha deciso di studiare fisica e qual è il ricordo più bello della sua vita da studente? L’ho deciso durante il quarto anno di scuola superiore, durante una conferenza in laboratorio riguardante la propagazione delle onde nell’acqua. Trovai così eccitante vedere come la matematica potesse corrispondere alle realtà e quanto la fisica possa spiegare tutto, che pensai che mi sarebbe piaciuto diventare un fisico. D: Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella sua carriera e qual è stato l’episodio più entusiasmante? Ho dovuto lavorare davvero molto e imparare a confrontarmi con molte questioni tecniche/burocratiche e dettagli “noiosi”, che non sono sempre direttamente connessi con la fisica. D: Su cosa sta lavorando attualmente? Sono a capo di un gruppo di 6 persone nell’università di Monaco e conduciamo esperimenti finalizzati principalmente allo studio dell’interazione del kaone con singoli nuclei e materia nucleare. D: Quale crede possa essere la prossima scoperta in fisica? L’esistenza della materia oscura oppure il bosone di Higgs. D: Quale ritiene sia stata la scoperta più grande in fisica e qual è il suo scienziato preferito? Personalmente, la scoperta che preferisco è il fatto che protoni e neutroni sono composti di quark, attraverso una diffusione fortemente inelastica e con misurazioni del fattore fmr. D: Quanto è importante la collaborazione nella ricerca scientifica anche tra nazioni diverse? La collaborazione è molto importante, specialmente per i fisici sperimentali, poiché macchine e rivelatori sono sofisticati e hanno bisogno di molta manodopera per la manutenzione e lo sviluppo. D: Come si definisce uno scienziato e in che modo talento, intuizione e studio influiscono nella sua professione? Uno scienziato è una persona che ha imparato il linguaggio matematico necessario a districare i fenomeni naturali e a capire la loro evoluzione. Basandosi su questa conoscenza lo scienziato può sviluppare un potere "predittivo", per portare avanti ipotesi sull’origine di numerosi fenomeni sconosciuti. Queste ipotesi devono essere poi confermate dall’evidenza sperimentale. D: Quali sono i suoi hobbies e passioni e quale libro ci consiglia di leggere? Mi piace molto leggere letteratura e fare sport, cucinare e uscire per un drink. D: Come vede il futuro della ricerca in questo periodo di crisi economica mondiale? La ricerca è fondamentale per garantire il progresso, anche nell’industria. |