LI2FE Particle and Radiation Diagnostics meeting May 17, 2010

AGENDA

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    BREVE RIASSIUNTO DELLA RIUNIONE

    Thomson

    E' stato mostrato lo stato della diagnostica nella zona di interazione Thomson. A parte piccole modifiche il disegno di insieme e' quasi pronto per la realizzazione della linea. Il problema che appariva piu' critico era l'eseguita ' dello spazio per installare dei BPM a stripline. C. Vaccarezza ha sottolineato pero' che la posizione dei quadrupoli non e' vincolante e che era gia' allo studio una soluzione che permetteva di distanziarli dalla zona di interazione. In questo contesto non c'e' dunque piu' nessun problema di spazio per i BPM.

    Si e' sottolineato come nell'acquisizione dell'hardware di movimentazione e di misura si cerchera' sempre, ove possibile, di uniformare le scelte a quanto gia' funziona in SPARC, per sfruttare i driver software gia' sviluppati. Questo punto della discussione e' comune a tutti gli altri esperimenti e non sara' dunque ripetuto.

    Lilia

    E' stato mostrato lo stato del progetto. In particolare e' stato mostrato lo schema di un test con e senza lo spettrometro Thomson. E' in corso lo sviluppo con il politecnico di una matrice di diodi di silicio da usare come rivelatore. In merito a questi oggetti si considera di avere entro l'anno un test con una sorgente alfa.

    Lo spettrometro Thomson integra sia un campo elettrico che un campo magnetico consentendo cosi' la misura dell'impulso, e indipendentemente ane dell'energia cinetica, permettendo cosi' il riconoscimento dello stato di carica Q/M. Si e' osservato che merita attenzione il problema dell'isolamento elettrico data l'alta tensione che va applicata, specialmente in un contesto di possibile ionizzazione a causa delle particelle cariche del fascio. Si e' ribadito che il luogo per la realizzazione dell'esperimento e' comune con SITE. I test sullo spettrometro Thomson hanno mostrato l'esigenza di un raffreddamento solo ad alte correnti, corrispondenti a campi superiori a 1700 KG.

    Sono stati inoltre mostrati i primi esperimenti della risposta di un detector con un film gafcromico. Si prevedono dei test sul fascio del CS con fascio degradato da 60 MeV a 10 MeV con spread di 5 MeV nella meta' di luglio.L'installazione definitiva rimane nella seconda parte del 2011

    Emittanza

    Si e' ribaditatanza delle misure di emittanza sul fascio di SITE per la loro importanza e il loro contributo innovativo. Si sono discusse varie possibilita', ma sopratutto si e' sottilineat l'importanza delle sinergie tra le varie componenti coinvolte, visto che le competenze per mettere insieme tale misura investono piu' campi.

    La riunione e' stata un brain storming per cominciare a discutere delle proposte concrete. Scartati i metodi tradizionali, le possibilita' che sono state valutate sono quelle che usano la radiazione di transizione. E' emerso che va seriamente valutata anche la possibilita' di utilizzare la radiazione emessa dalle oscillazioni di betatrone nel plasma. Per la radiazione di transizione incoerente si tratta di fare una immagine della superficie di separazione plasma vuoto. Sono emersi problemi tecnici e bisogna inoltre valutare bene che altro tipo di radiazione esce dal plasmain asse nel visibile. La radiazione coerente di transizione puo' essere utilmente utilizzata: dallo spettro di radiazione emessa si puo' risalire alle dimensioni trasverse del fascio con alcune ipotesi condivisibili. In merito a questa proposta e' necessario chiarificare due punti: da un lato la stabilita' dell'emissione spettrale simulando un po' di statisticadall'altro altro la conservazione della coerenza nell'emissione prodotta da pacchetti che emettono campi con distribuzioni radiali differenti.