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Capitolo 268.   XHTML

XHTML è una rivisitazione dell'HTML in forma di applicazione XML. Allo stato attuale, XHTML 1.0 è progettato in modo da essere molto simile all'HTML 4.*; ciò dovrebbe permettere anche ai programmi di navigazione che non conoscono l'XML di poterlo interpretare correttamente. Evidentemente, XHTML è proprio la premessa all'introduzione pratica dell'XML nella documentazione in rete.

268.1   Caratteristiche generali

Come accennato, XHTML è qualcosa di molto simile all'HTML tradizionale, con alcune differenze importanti, dovute all'XML e alle scelte progettuali di questo formato. In particolare:

268.2   Scheletro di un file XHTML

Trattandosi di un'applicazione XML, l'inizio dovrebbe essere scontato: si deve specificare che si tratta di un file XML, quindi si passa a indicare il DTD a cui si fa riferimento:

<?xml version="1.0" ?>
<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN"
                      "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-strict.dtd">
<html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xml:lang="it" lang="it">
<head>
    <title>Esempio XHTML</title>
    <meta name="keywords" content="XML, SGML, XSL, DSSSL" />
</head>
<body>
    <p>Ciao mondo!</p>
</body>
</html>

L'esempio mostra un file XHTML completo, anche se molto breve. Si può osservare che il marcatore di apertura, oltre agli attributi xml:lang e lang, contiene l'attributo xmlns, a cui viene assegnato un URI prestabilito.

In XML, l'insieme di caratteri codificato è quello della codifica universale. Di conseguenza, per la migliore compatibilità con il passato, la forma codificata del carattere predefinita è UTF-8. Se il file utilizza l'ASCII tradizionale, senza estensioni, tutto va bene e non occorre altro; diversamente vanno usate preferibilmente le codifiche UTF-8 oppure UTF-16, come prevede in generale l'XML. L'esempio seguente mostra in che modo va modificata l'istruzione iniziale per indicare espressamente la codifica:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8" ?>

268.3   Verifica della validità di un file XHTML

Volendo verificare la validità di un file XHTML attraverso il suo DTD, si può agire in modo simile a quanto si fa in generale con l'SGML. Questo è già stato descritto nel capitolo 250; tuttavia occorre ricordare che la definizione SGML da utilizzare è quella specifica per l'XML.

Il DTD di XHTML, assieme alla definizione delle entità standard, possono essere ottenuti a partire da http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/ (ma probabilmente la directory non è leggibile), mentre la dichiarazione SGML si può trovare tra i sorgenti del pacchetto SP di James Clark. Si veda a questo proposito quanto già descritto nel capitolo 267.

268.4   Riferimenti

Appunti di informatica libera 2003.01.01 --- Copyright © 2000-2003 Daniele Giacomini -- daniele @ swlibero.org

1) Per motivi di compatibilità con i vecchi navigatori, i marcatori di questo genere vanno indicati avendo l'accortezza di lasciare uno spazio prima della barra finale; per esempio: <br />.


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome xhtml.html

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